Il reato contestato è di false informazioni al pubblico ministero perché, sentita dalla procura di Firenze, nell’ambito del processo sulle stragi, non aveva rivelato ciò che sapeva sulla fonte di uno scoop dei giornalisti di Repubblica, D’Avanzo e Bolzoni, sulle rivelazioni di un pentito in merito ai flussi di denaro destinati a Berlusconi